Finocchio selvatico
NOME SCIENTIFICO:
Foeniculum vulgare, finocchio selvatico
FAMIGLIA:
Ombrellifere
DESCRIZIONE:
Il finocchio selvatico è un’erbacea perenne rustica, di buon valore ornamentale, e di considerevoli dimensioni, supera infatti il metro d’altezza, che ha un profumo molto più intenso di quello del finocchio coltivato. Ogni sua parte è commestibile: seme, radice, stelo, foglia.
FUSTO: BULBO
FOGLIE: Finissime, ben disegnate e deliziosamente aromatiche le foglie del finocchio che ne abbracciano i fusti con ampie guaine, rivelano che la pianta predilige un ambiente arido e sassoso; simili a sottili e molli filamenti di un bel verde lucente esse si scuriscono con l’avvento dell’autunno; ma il loro gusto resta gradevole e delicato se si è avuta l’accortezza di non lasciar andare a seme le piante.
FIORI: Le ombrelle gialle dei fiori del finocchio si aprono in giugno; vanno eliminate se si vuol evitare che le foglie assumano un sapore amaro.
SEMI: I semi del finocchio selvatico di colore marrone verdastro, scanalati e ricurvi, rappresentano la parte più interessante della pianta in quanto, per l’inconfondibile aroma, sono usati per insaporire biscotti, liquori, salse, eccetera.
HABITAT:
Il finocchio, originario dell’Asia Minore e delle regioni mediterranee, ormai diffuso in tutte le zone temperate, ama un terreno arido, in quanto teme i ristagni d’acqua, ma ricco di sostanze nutritive, leggero, sciolto; non tollera i terreni argillosi e compatti, né il clima freddo e umido.
COLTIVAZIONE:
ESPOSIZIONE: La posizione, sempre calda e riparata, deve essere soleggiata se si desidera portare a completa maturazione un buon raccolto di semi; a mezz’ombra se si desiderano consumare foglie più tenere e di sapore delicato.
RIPRODUZIONE:Una volta che si è ambientato il finocchio selvatico si risemina spontaneamente, ma inizialmente volendo moltiplicarlo si può procedere in autunno alla divisione dei cespi. Chi preferisce ricorrere alla semina la effettui in primavera avanzata, o all’inizio estate, e abbia l’accortezza di coprire solo leggermente i semi.
CRESCITA: Se hanno germinato troppo fittamente le piante di finocchio vanno sfoltite lasciando almeno una quarantina di centimetri tra una e l’altra. Per evitare che le foglie assumano un sapore amaro è bene recidere le cime che portano i semi.
RACCOLTA: I gambi vanno raccolti giovani, le foglie pure; i semi a maturazione avvenuta; le radici vanno estratte dal terreno in autunno.
CONSERVAZIONE: I semi e i gambi vengono essiccati e rafforzano il loro aroma anziché perderlo; mentre le foglie si congelano o si mettono sott’olio o sotto aceto.
PROPRIETA':
IN CUCINA: I semi di finocchio si accompagnano bene a tutte le carni grasse, in particolare a quelle di maiale e hanno la proprietà di renderle più digeribili. Si usano inoltre per aromatizzare l’acqua in cui si lessano le castagne, per profumare le olive nere o i fichi secchi. Ottimo per irrorare il pesce arrosto è l’aromatico olio al finocchio, ottenuto lasciando macerare alcuni gambi essiccati.
BELLEZZA:I semi, se masticati, combattono l’alito pesante; l’acqua del loro decotto calma gli occhi arrossati: può venire usata per sciacqui o come impacco.
SALUTE: Il vino che si ottiene mettendo a macerare per una decina di giorni 150 grammi di semi di finocchio in un litro di buon vino, quindi filtrando bene, se assunto nelle dosi di un cucchiaino prima dei pasti e due dopo gli stessi favorisce la digestione e riduce le flatulenze.
CURIOSITA':
Il Foeniculum vulgare varietà black cloud, pur conservando intatte le caratteristiche aromatiche del finocchio selvatico, tra cui quella di attirare farfalle ed api, ha un particolare valore ornamentale che ne rende consigliabile l’uso in giardino: le sue foglie, che ricordano per forma quelle delle felci, sono di un bel rosso ramato e crescono particolarmente vigorose se si ha l’accortezza di recidere lo stelo principale del cespo non appena è alto una decina di centimetri.