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Ortica

ortiche

Ortica

NOME SCIENTIFICO:
Urtica urens, ortica comune, annuale- Urtica dioica, ortica perenne

FAMIGLIA:
Urticacee

DESCRIZIONE:
L’ortica è un’erbacea tipica dei luoghi, siti nelle zone temperate, ove è presente nel terreno molto materiale organico in decomposizione. Sia il fusto che le foglie delle ortiche sono ricoperte da una fitta peluria contenente un liquido caustico che provoca, per contatto, arrossamento e bruciore cutaneo: ciò forse ha determinato il disprezzo che attualmente circonda questa pianta in realtà benefica. Dove son presenti le ortiche infatti il terreno viene arricchito e le piante vicine prosperano, inoltre se delle ortiche vengono aggiunte al cumulo del concime ne accelerano la maturazione
FUSTO: I fusti a sezione quadrata dell’Urtica dioica, l’ortica perenne, si ergono diritti fino a oltre un metro e mezzo d’altezza, quelli dell’ortica comune, l’Urtica urens, superano invece di poco il mezzo metro. Di solito non sono ramificati, lo diventano se vengono cimati.
FOGLIE:Picciolate, cuoriformi alla base, ma con l’apice acuto, presentano margini dentellati e finemente incisi e sono ricoperte da peli detti appunto urticanti. Per il loro gusto delicato e le virtù depurative le foglie dell’ortica, che sbollentate perdono il temibile potere irritante, meriterebbero d’essere più apprezzate in cucina.
FIORI:Non hanno alcun valore decorativo i minuscoli fiori riuniti in piccole spighe inserite nell’ascella fogliare.

HABITAT:
Le ortiche crescono ovunque, ma prediligono un substrato ricco di sostanze azotate, per cui vegetano particolarmente bene in prossimità di casolari, ai piedi dei muri e nei pressi delle concimaie.

COLTIVAZIONE:
Non è necessario coltivare le ortiche: esse da millenni seguono l’uomo nei suoi spostamenti e se tagliate rivegetano prontamente dai rizomi. Chi però lo desidera può piantarne un ciuffo vicino ai cespugli di ribes, che ne trarranno vigore, o in un angolo dell’orto, per averne sempre una piccola, ma comoda scorta a disposizione.
RACCOLTA: I getti giovani freschi sono i migliori in cucina, in quanto più teneri e anche in campo medico, perché il loro potere curativo è massimo: il momento migliore per coglierli è dopo una pioggia, il periodo più adatto è la primavera (quando conviene anche farne una buona scorta per l’inverno), o l’autunno quando, dopo il taglio del fieno, crescono i nuovi getti. Naturalmente data la caratteristica di queste piante è necessario munirsi di forbici e guanti.
CONSERVAZIONE: Le ortiche si fanno essiccare all’ombra, poi si conservano in scatole dotate di buona chiusura. Una volta secche perdono il loro potere irritante.

PROPRIETA':
IN CUCINA: Le ortiche sono usate in cucina da sempre: si lessano come fossero spinaci; si aggiungono alla minestra; si cuociono con il riso o si impastano con le patate per fare delicati e saporiti gnocchi; sono ottime anche nelle frittate; messe in infusione con qualche foglia di menta danno una tisana che può venire bevuta al posto del tè. Per le caratteristiche nutrizionali le ortiche risultano essere un ottimo mangime per galline, conigli e mucche, a cui vengono date sia fresche, dopo essere stata immerse per un giorno in acqua bollente, sia essiccate.
BELLEZZA: Gli shampoo all’ortica comunemente in commercio rinforzano i capelli rendendoli più forti e lucenti; chi desiderasse far da sé può lavare la testa ogni settimana con un infuso di foglie d’ortica e risciacquarli con un infuso di radici.
SALUTE: L’ortica è una delle più importanti piante medicinali ma non una delle più apprezzate, in quanto le sue virtù non sono universalmente note. Il suo potere depurativo è notevolissimo, inoltre essa contiene ferro per cui esercita una funzione antianemica ed è particolarmente indicata per una cura primaverile consistente nel bere una tisana di germogli alla mattina prima di colazione e un’altra tazza, sempre a piccoli sorsi, durante il giorno. Per mantenere intatti i principi attivi della pianta è bene solo scottare i germogli, senza farli bollire a lungo. Un cucchiaino di germogli d’ortica è sufficiente per un quarto di litro d’acqua: dopo una breve infusione si può bere senza zuccherare, chi lo desidera può aggiungere nell’acqua dell’infuso un po’ di menta o di camomilla per migliorare il sapore. Oltre a curare stanchezza e mal di testa l’ortica possiede virtù emostatica, come si può vedere facilmente se, in caso di epistassi, si introduce nella narice sanguinante un batuffolo di cotone imbevuto del suo succo.

CURIOSITA':
In un quadro di Albrecht Durer, famoso pittore e incisore tedesco della fine del Quattrocento, è rappresentato un angelo che offre al Creatore niente meno che un’ortica. Quale migliore testimonianza potremmo desiderare del prestigio che già allora circondava quest’erba?