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Aneto

anetum

Aneto

NOME SCIENTIFICO:
Anethum graveolens

FAMIGLIA:
Ombrellifere

DESCRIZIONE:
L’aneto é un’erba aromatica annuale il cui fresco aroma ricorda ad alcuni quello del finocchio, ad altri quelli dell’anice, del cumino o della menta, in realtà il sapore dell’aneto, piccante e deciso, é molto tipico e particolare. In cucina l’aneto viene usato per insaporire diverse pietanze, inoltre per le sue proprietà digestive e sedative fu impiegato, fin dai tempi antichi, anche in campo medico.
FOGLIE: Pennatosette, cioè formate da più foglioline filiformi disposte regolarmente, le foglie dell’aneto, dal colore verde azzurro, sono anch’esse aromatiche.
FIORI: Appaiono verso la metà dell’estate i piccoli fiori gialli che sono raccolti in piatte infiorescenze ad ombrella e hanno un aroma più forte di quello delle foglie, ma più lieve e fresco di quello dei semi.

HABITAT:
La patria dell’aneto é l’oriente, in particolare la Persia e l’India; il terreno ideale per la sua coltivazione é ricco di sostanza organica, lavorato in profondità e dotato di buon drenaggio. Quest’erba tollera anche temperature di qualche grado sotto lo zero, ma in ogni caso, nelle zone a clima rigido, é preferibile riparare le piante in serra o comunque proteggerle.

COLTIVAZIONE:
ESPOSIZIONE: L’esposizione più gradita all’aneto é in pieno sole, al riparo dai venti.
RIPRODUZIONE: La semina é il metodo riproduttivo più usato, il periodo di semina é tra la primavera e l’estate. Come norma generale conviene non mettere a dimora l’aneto accanto al finocchio Perché‚, mischiandosi le impollinazioni, si confondono anche gli aromi.
CRESCITA: Le uniche cure richieste dall’aneto sono la sarchiatura del terreno per tenerlo libero dalle erbe infestanti e il diradamento delle piantine quando raggiungono un’altezza di 10 centimetri. La distanza tra le piante deve essere di almeno 5 centimetri, e deve essere maggiore nel caso in cui le piante debbano essere lasciate andare a seme; tra le file si va da circa una quarantina di centimetri a mezzo metro, a seconda che si vogliano raccogliere le piante o i semi.
RACCOLTA: L’aneto può venir coltivato per consumare l’intera pianta, come fosse un ortaggio, o per la raccolta dei semi. Chi intende raccogliere le piantine deve tagliarle alla base quando superano una ventina di centimetri d’altezza. Chi invece é interessato alla raccolta dei semi é bene sospenda le piantine capovolte sopra un telo, in posizione soleggiata, quando i capolini cominciano ad assumere un colore bruno, per completarne la maturazione. Un metro quadro coltivato ad aneto può offrire da un chilo e mezzo a due chili di piante fresche o cinquanta grammi di semi..
CONSERVAZIONE:I semi maturi vengono essiccati; le foglie o si essiccano o si congelano.

PROPRIETA':
IN CUCINA: Le foglie fresche vengono tritate e insaporiscono minestre, patate lessate, piatti di pesce, uova, formaggi freschi; quelle essiccate hanno un aroma più tenue e si usano sempre a fine cottura. Famoso é l’aceto di aneto che si ottiene ponendo a macerare i capolini o i semi.
BELLEZZA: Dai semi pestati e posti in infusione si ha un liquido utile per fare bagni rinforzanti alle unghie.
SALUTE: I semi d’aneto vengono masticati per rinfrescare l’alito. L’infuso di quest’erba favorisce la digestione, placa il singhiozzo e i crampi dello stomaco, allevia le flatulenze e l’insonnia.

CURIOSITA':
L’aneto era conosciuto già da Egizi, che ne apprezzavano le virtù come calmante; é citato nella Bibbia come pianta pregiata al punto da venir usata, quale moneta, per il pagamento delle tasse.